Angela Carter
Angela Carter, nata Angela Olive Stalker (Eastbourne, 7 maggio 1940 – Londra, 16 febbraio 1992), è stata una scrittrice e giornalista britannica, conosciuta per le sue opere femministe, di realismo magico e di fantascienza. La sua prosa concilia l'horror-fantasy più macabro con la commedia erotica.
Biografia
Nata a Eastbourne, Sussex, nel 1940, Angela Olive Stalker si trasferì sin da piccola con la nonna materna nello Yorkshire. L'adolescenza la vide combattere con l'anoressia nervosa. Seguendo le orme del padre, cominciò a lavorare come giornalista per il Croydon Advertiser. Frequentò l'Università di Bristol dove studiò Letteratura inglese.
Nel 1960 sposò Paul Carter, da cui divorziò dodici anni dopo. Nel 1969 utilizzò il premio del Somerset Maugham Award per lasciare il marito e volare a Tokyo, dove visse per due anni e dove, affermò, "imparai cosa significa essere donna e mi radicalizzai" (Nothing Sacred, 1982). Scrisse a proposito delle sue esperienze in Giappone in due articoli per New Society e in una raccolta di racconti, Fuochi d'artificio (1974). Stralci di quell'esperienza si ritrovano anche ne Le infernali macchine del desiderio del dottor Hoffman (1972).
Successivamente Carter esplorò gli Stati Uniti, l'Asia e l'Europa, agevolata dalla sua fluente conoscenza del francese e del tedesco. Passò buona parte del tempo tra la fine degli anni settanta e gli Ottanta come scrittrice ospite delle università (dove tenne anche corsi di scrittura creativa) tra cui si ricordano l'Università di Sheffield, la Brown University, l'Università di Adelaide e l'Università di East Anglia. Nel 1977 sposò in seconde nozze Mark Pearce.
Fin dalla pubblicazione del suo primo romanzo, La danza delle ombre (1966), iniziò ad essere considerata una delle più originali scrittrici britanniche. Seguirono altri otto romanzi, tra cui La bottega dei giocattoli (1967), premiato con il John Llewellyn Rhys Prize[1], Several Perceptions (1968), premiato con il Somerset Maugham Award[2], e Notti al circo (1984), premiato con il James Tait Black Memorial Prize[3]. Un altro riconoscimento, il Cheltenham Festival of Literature Award, le fu conferito con la raccolta di racconti La camera di sangue.
Le opere di Angela Carter sono reti intertestuali: molti i riferimenti a Shakespeare (per esempio nel romanzo Figlie sagge), al marchese de Sade (si veda La donna sadiana), a Charles Baudelaire (si veda il racconto Venere nera). Fu però maggiormente ispirata dalla tradizione del racconto orale: riscrisse, infatti, molte fiabe, tra cui Cappuccetto Rosso, Barbablù e La Bella e la Bestia.
Oltre a essere una prolifica scrittrice di fiction, redasse per The Guardian, The Independent e New Statesman numerosi articoli, inclusi nella raccolta Shaking a Leg. Si occupò dell'adattamento radiofonico di alcuni dei suoi racconti e scrisse due drammi, sempre per la radio, per Richard Dadd e Ronald Firbank. Due dei suoi lavori, La compagnia di lupi e La bottega dei giocattoli, videro, rispettivamente nel 1984 e nel 1987, la trasposizione cinematografica, alla cui lavorazione ella stessa partecipò attivamente. Le sue sceneggiature furono pubblicate nella raccolta di opere drammatiche The Curious Room, insieme ad altri lavori, tra cui gli scritti radiofonici, un libretto per un'opera tratta da Orlando di Virginia Woolf e una sceneggiatura inedita intitolata The Christchurch Murders, mai prodotta e basata sulla stessa storia vera di Heavenly Creatures di Peter Jackson. Questi lavori, per lo più trascurati dalla critica, insieme al suo controverso documentario televisivo, The Holy Family Album, furono discussi nel libro di Charlotte Crofts Anagrams of Desire (2003).
Poco prima di morire, Angela Carter aveva iniziato a scrivere un seguito del romanzo Jane Eyre di Charlotte Brontë, basato sulla vita della figlia adottiva di Jane, Adèle Varens, di cui però è sopravvissuta solo una sinossi.[4]
Nel 1992 Angela Carter morì di cancro ai polmoni a cinquantuno anni, nella sua casa di Londra. Un estratto del suo necrologio sul The Observer:
«She was the opposite of parochial. Nothing, for her, was outside the pale: she wanted to know about everything and everyone, and every place and every word. She relished life and language hugely, and revelled in the diverse»
«Era il contrario del provincialismo. Nulla, per lei, era indecente: voleva sapere di tutto e di tutti, e di ogni luogo e di ogni parola. Gustò enormemente la vita e il linguaggio, e si dilettò nel diverso»
Opere
Per ogni testo si indica la prima edizione nell'originale inglese e, se presente, la prima traduzione in Italiano.
Romanzi
- Honeybuzzard poi Shadow Dance, Simon & Schuster, 1967.
- La bottega dei giocattoli (The Magic Toyshop), William Heinemann, 1967. Trad. di Maria Baiocchi, Collezione Immaginario 7, Fanucci Editore, 2002; Fazi Editore, 2023.
- Several Perceptions, William Heinemann, 1968.
- I buoni e i cattivi (Heroes and Villains), William Heinemann, 1969. Trad. di Simona Fefè, Collezione Immaginario 9, Fanucci Editore, 2003.
- Love (Love), Hart-Davis, 1971. Trad. di Rossella Bernascone e Daniela Fargione, Piccola scala stranieri, Rizzoli, 1993.
- Le infernali macchine del desiderio del dottor Hoffman (The Infernal Desire Machines of Doctor Hoffman), Hart-Davis, 1972. Trad. di Lidia Perria Milano, IperFICTION, Interno Giallo, 1989.
- La passione della nuova Eva (The Passion of New Eve), Victor Gollancz Ltd, 1977. Trad. di Barbara Lanati, I Narratori, Giangiacomo Feltrinelli Editore, 1984.
- Notti al circo (Nights at the Circus), Chatto & Windus, 1984. Trad. di Maria Giulia Castagnone, I Narratori, Giangiacomo Feltrinelli Editore, 1985.
- Figlie sagge (Wise Children), Chatto & Windus, 1991. Trad. di Rossella Bernascone e Cristina Juli, La Scala, Rizzoli, 1992.
Raccolte di racconti
- Fuochi d'artificio (Fireworks: Nine Profane Pieces), Quartet Books, 1974. Trad. di Sara Caraffini, Gli Alianti 17, Marcos y Marcos, 1993.
- La camera di sangue (The Bloody Chamber), Victor Gollancz Ltd, 1979. Trad. di Barbara Lanati, I Narratori, Giangiacomo Feltrinelli Editore, 1984.
- Venere nera (Black Venus), Chatto & Windus, 1985. Trad. di Barbara Lanati, I Narratori, Giangiacomo Feltrinelli Editore, 1987.
- Fantasmi americani (American Ghosts and Old World Wonders), Vintage, 1993. Trad. di Maria Cristina Iuli e Angela Tranfo, Anabasi, 1994.
- Nell'antro dell'alchimista. Tutti i racconti (Burning Your Boats: Collected Short Stories), Chatto & Windus, 1995. Trad. di Susanna Basso e Rossella Bernascone, 2 voll., La Scala, Rizzoli, 1997 e 1998. Anche in volume unico come Il vuoto attorno. Tutti i racconti, trad. vari, Scrittori di tutto il mondo, Corbaccio, 2005.
Libri illustrati per l'infanzia
- The Donkey Prince (1970)
- Miss Z, the Dark Young Lady (1970)
- Comic and Curious Cats (1979)
- The Music People (1980)
- Moonshadow (1982)
- Gatto Marino e Re Drago (Sea-Cat and Dragon King), 1990. Trad. di Giulia Niccolai, illustrazioni di Simona Mulazzani, Mondadori, 2000.
Poesia lirica
- Five Quiet Shouters (1966)
- Unicorn (1966)
Teatro e radiodrammi
- Venite su queste sabbie d'oro. Quattro radiodrammi (Come Unto These Yellow Sands: Four Radio Plays), Bloodaxe Books, 1985. Trad. di Guido Almansi e Claude Béguin, La Scala, Rizzoli, 1995.
- The Curious Room: Plays, Film Scripts and an Opera, 1996.
Saggistica
- La donna sadiana (The Sadeian Woman: An Exercise in Cultural History), Pantheon Books, 1978. Trad. di Patrizia Carella, Le Idee, Giangiacomo Feltrinelli Editore, 1986.
- Nothing Sacred: Selected Writings, Time Warner Books, 1982.
- La donna pomodoro: eros, cibo e letteratura (Expletives Deleted: Selected Writings), Vintage, 1993. Traduzione e curatela di Valeria Viganò, Fazi Editore, 1997.
- Shaking a Leg: Collected Journalism and Writing, Chatto & Windus, 1997.
Soggetti audiovisivi
- The Holy Family Album, regia di Jo Ann Kaplan, sceneggiatura e narrazione di Angela Carter, Large Door Productions, 1991. Documentario trasmesso da Channel 4.
Curatele
Angela Carter's Book of Fairy Tales
Una selezione in due volumi di fiabe e favole provenienti da tradizioni di tutto il mondo, riunita postuma nel tomo unico Angela Carter's Book of Fairy Tales, Virago, 2005.
- Le fiabe delle donne. Raccolte dalla tradizione popolare di tutto il mondo da Angela Carter (The Virago Book of Fairy Tales), Virago, 1990. Trad. di Marisa Bulgheroni e Ennio Valentino, Serra & Riva, 1991.
- The Second Virago Book of Fairy Tales, Virago, 1992.
Volumi singoli
- Sleeping Beauty & Other Favourite Fairy Tales, Victor Gollancz Ltd, 1982.
- Wayward Girls and Wicked Women: An Anthology of Stories, Virago, 1986.
Adattamenti cinematografici
- In compagnia dei lupi (The Company of Wolves, 1984) di Neil Jordan, adattato dalla stessa Carter e tratto dal suo racconto La compagnia di lupi e da Lupo-Alice
- The Magic Toyshop (1987), adattato da Angela Carter e tratto dal romanzo omonimo
Note
- ^ (EN) The John Llewellyn Rhys Prize, su foyles.co.uk. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ (EN) Albo d'oro, su societyofauthors.org. URL consultato il 30 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2021).
- ^ (EN) Fiction winners, su ed.ac.uk. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ (EN) Susannah Clapp, The greatest swinger in town, su theguardian.com, 29 gennaio 2006. URL consultato il 30 aprile 2020.
Bibliografia
- Paola Altini, Eros, mito e linguaggio nella narrativa di Angela Carter, Pisa, ETS, 1990
- Mirella Billi, "La parodia della favola in Angela Carter", in Ead., Il testo riflesso. La parodia nel romanzo inglese , Napoli, Liguori, 1993
- Serena Cenni - Alex R. Falzon (cur.), Angela Carter: Tradizioni-Innovazioni-Traduzioni, Trento, Temi, 1997
- Alex R. Falzon, L'effetto Arcimboldo: le traduzioni sovversive di Angela Carter, Trento, Temi, 2002
- Andrew Milne, The Bloody Chamber d'Angela Carter, Paris, Le Manuscrit Université, 2006
- Andrew Milne, Angela Carter's The Bloody Chamber: A Reader's Guide, Paris, Le Manuscrit Université, 2007
- Nicoletta Pireddu, "CaRterbury Tales: Romances of Disenchantment in Geoffrey Chaucer and Angela Carter," The Comparatist 21, 1997: 117-48.
- Lorna Sage, Angela Carter, Plymouth, Northcote House, 1994
- Lorna Sage (ed.), Flesh and the Mirror. Essays on the Art of Angela Carter, London, Virago, 1994
- L.Tucker (ed.), Critical Essays on Angela Carter, London, Prentice Hall International, 1998
Altri progetti
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- Wikiquote
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- Wikiquote contiene citazioni di o su Angela Carter
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Angela Carter
Collegamenti esterni
- (EN) Sito ufficiale, su angelacarter.co.uk (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2019).
- Carter, Angela, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giuliana Scudder, Carter, Angela, in Enciclopedia Italiana, VI Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
- Carter, Angela, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Angela Carter, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Angela Carter, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- Angela Carter, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne.
- (EN) Opere di Angela Carter, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Angela Carter, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Angela Carter, su Goodreads.
- Bibliografia italiana di Angela Carter, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- (EN) Angela Carter, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Sito ufficiale, su angelacartersite.co.uk. URL consultato il 17 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2018).
- (EN) 2009 Conference on The Fairy Tale After Angela Carter, su www1.uea.ac.uk. URL consultato il 22 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2008).
- (EN) The Scriptorium: Angela Carter, di Jeff VanderMeer
- (EN) A Very Good Wizard, a Very Dear Friend, commemorazione da parte di Salman Rushdie
- (EN) Angela Carter biografia e bibliografia scelta
- (EN) Angela Carter Timeline, su books.guardian.co.uk.
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A. L. Barker ( 1947) • P. H. Newby ( 1948) • Hamish Henderson ( 1949) • Nigel Kneale ( 1950) • Roland Camberton ( 1951) • Francis King ( 1952) • Emyr Humphreys ( 1953) • Doris Lessing ( 1954) • Kingsley Amis ( 1955) • Elizabeth Jennings ( 1956) • George Lamming ( 1957) • John Wain ( 1958) • Thom Gunn ( 1959) • Ted Hughes ( 1960) • Vidiadhar Surajprasad Naipaul ( 1961) • Hugh Thomas ( 1962) • David Storey ( 1963) • ex aequo Dan Jacobson () e John le Carré ( 1964) • Peter Everett ( 1965) • ex aequo Michael Frayn e Julian Mitchell ( 1966) • ex aequo B. S. Johnson e Andrew Sinclair ( 1967) • ex aequo Paul Bailey () e Seamus Heaney ( 1968) • Angela Carter ( 1969) • ex aequo Jane Gaskell e Piers Paul Read ( 1970) • ex aequo Susan Hill, Richard Barber e Michael Hastings ( 1971) • ex aequo Douglas Dunn () e Gillian Tindall ( 1972) • ex aequo Peter Prince, Paul Strathern e Jonathan Street ( 1973) • Martin Amis ( 1974) • non assegnato (1975) • ex aequo Dominic Cooper e Ian McEwan ( 1976) • Richard Holmes ( 1977) • ex aequo Tom Paulin e Nigel Williams ( 1978) • ex aequo Helen Hodgman e Sara Maitland ( 1979) • ex aequo Max Hastings, Christopher Reid e Humphrey Carpenter ( 1980) • ex aequo Julian Barnes, Clive Sinclair e Andrew Norman Wilson ( 1981) • ex aequo William Boyd ( () e Adam Mars-Jones ( 1982) • Lisa St Aubin de Terán ( 1983) • ex aequo Peter Ackroyd, Timothy Garton Ash e Sean O'Brien ( 1984) • ex aequo Blake Morrison, Jeremy Reed e Jane Rogers ( 1985) • ex aequo Patricia Ferguson, Adam Nicolson e Tim Parks ( 1986) • ex aequo Stephen Gregory, Janni Howker e Andrew Motion ( 1987) • ex aequo Jimmy Burns, Carol Ann Duffy e Matthew Kneale ( 1988) • ex aequo Rupert Christiansen, Alan Hollinghurst () e Deirdre Madden ( 1989) • ex aequo Mark Hudson, Sam North e Nicholas Shakespeare ( 1990) • ex aequo Peter Benson, Lesley Glaister e Helen Simpson ( 1991) • ex aequo Geoff Dyer, Lawrence Norfolk e Gerard Woodward ( 1992) • ex aequo Dea Birkett, Glyn Maxwell (), Duncan McLean ( 1993) • ex aequo Jackie Kay, A. L. Kennedy (), Philip Marsden ( 1994) • ex aequo Patrick French, Simon Garfield (), Laura Thompson () e Kathleen Jamie ( 1995) • ex aequo Katherine Pierpoint () e Alan Warner ( 1996) • ex aequo Rhidian Brook (), Kate Clanchy, Philip Hensher e Francis Spufford( 1997) • ex aequo Rachel Cusk (), Jonathan Rendall, Kate Summerscale e Robert Twigger ( 1998) • ex aequo Andrea Ashworth, Paul Farley, Giles Foden e Jonathan Freedland ( 1999) • ex aequo Bella Bathurst e Sarah Waters ( 2000) • ex aequo Edward Platt e Ben Rice ( 2001) • ex aequo Charlotte Hobson e Marcel Theroux ( 2002) • ex aequo William Fiennes, Hari Kunzru e Jon McGregor ( 2003) • ex aequo Charlotte Mendelson, Mark Blayney e Robert Macfarlane ( 2004) • ex aequo Justin Hill () e Maggie O'Farrell ( 2005) • ex aequo Chris Cleave, Zadie Smith () e Owen Sheers ( 2006) • ex aequo Horatio Clare e James Scudamore ( 2007) • ex aequo Steven Hall, Gwendoline Riley, Adam Thirlwell (), Nick Laird ( 2008) • ex aequo Adam Foulds, Alice Albinia, Rodge Glass, Henry Hitchings, Thomas Leveritt, Helen Walsh ( 2009) • ex aequo Jacob Polley, Helen Oyeyemi, Ben Wilsom ( 2010) • ex aequo Miriam Gamble, Alexandra Harris, Adam O’Riordan ( 2011) • non assegnato (2012) • ex aequo Ned Beauman, Abi Curtis, Joe Stretch, Lucy Wood ( 2013) • ex aequo Nadifa Mohamed, Daisy Hildyard, Amy Sackville ( 2014) • ex aequo Jonathan Beckman, Liz Berry, Ben Brooks, Zoe Pilger ( 2015) • ex aequo Jessie Greengrass, Daisy Hay, Andrew McMillan, Thomas Morris, Jack Underwood ( 2016) • ex aequo Edmund Gordon, Melissa Lee-Houghton, Martin MacInnes ( 2017) • ex aequo Kayo Chingonyi, Fiona Mozley, Miriam Nash ( 2018) • ex aequo Raymond Antrobus, Damian Le Bas, Phoebe Power, Nell Stevens ( 2019) • ex aequo Alex Allison, Oliver Soden, Roseann Watt, Amrou Al-Kadhi ( 2020) • ex aequo Akeem Balogun, Graeme Armstrong, Isabelle Baafi, Lamorna Ash ( 2021) • ex aequo Stephanie Sy-Quia, Tine Cin, Lucia Osborne-Crowley, Caleb Azumah Nelson, Maia Elsner ( 2022) |
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