Buon giorno

Buon giorno
Koji Shitara e Masahiko Shimazu in una scena del film
Titolo originaleお早よう (Ohayō)
Lingua originaleGiapponese
Paese di produzioneGiappone
Anno1959
Durata94 min
Rapporto1,37 : 1
Generecommedia
RegiaYasujirō Ozu
SoggettoYasujirō Ozu, Kōgo Noda
SceneggiaturaYasujirō Ozu, Kōgo Noda
ProduttoreShizuo Yamanouchi
Casa di produzioneShochiku
MontaggioYoshiyasu Hamamura
MusicheToshirō Mayuzumi
Interpreti e personaggi
  • Keiji Sada: Heiichirō Fukui
  • Yoshiki Kuga: Setsuko Arita
  • Chishū Ryū: Keitarō Hayashi
  • Kuniko Miyake: Tamiko
  • Haruko Sugimura: Kikue Haraguchi
  • Kōji Shitara: Minoru Hayashi
  • Masahiko Shimazu: Isamu Hayashi
  • Kyōko Izumi: Midori Maruyama
  • Toyo Takahashi: Shige Okubo
  • Sadako Sawamura: Kayoko Fukui
  • Eijiro Tōno: Tomizawa
  • Teruko Nagaoka: Toyoko
  • Eiko Miyoshi: Mitsue Haraguchi
  • Haruo Tanaka: Tatsuzō
  • Akira Oizumi: Akira Maruyama
  • Fujio Suga: Itō Sensei
  • Taiji Tonoyama: Oshiuri no Otoko
  • Akio Satake: Bōhan Beru no Otoko
  • Keijiro Morozumi: Junsa
  • Mutsuko Sakura: Oden'ya no Nyōbō
  • Norikazu Takeda: Zennosuke Okubo
  • Yoko Chimura: Sakuma Sensei
  • Hajime Shirata: Kōzō Harada
  • Masuo Fujiki: Yoshikazu Okubo
  • Toshio Shimamura: Oden'ya no Teishu
  • Tsûsai Sugawara: Kyaku - Tsū-san

Buon giorno (お早よう?, Ohayō) è un film del 1959 diretto da Yasujirō Ozu.

Trama

I due fratelli Minoru e Isamu Hayashi vengono rimproverati perché, invece di recarsi ad un corso di inglese, si sono fermati da alcuni vicini di casa per assistere ad un incontro di sumo trasmesso in televisione. Al fine di convincere il padre ad acquistare un apparecchio televisivo, i due ragazzi fanno un voto di mutismo: tale comportamento, pur creando situazioni imbarazzanti all'interno della comunità e della famiglia, si rivelerà vincente visto che, dopo aver temuto un ulteriore rimprovero per un calo di rendimento scolastico ed un tentativo di fuga da casa, Minoru e Isamu trovano a casa un televisore nuovo.

Produzione

Tutto il cinema di Ozu è caratterizzato da una grande unità. Con l’eccezione del suo primo film, del 1927, ha girato sempre dei gendaigeki, (ambientati nella contemporaneità, contrapposti ai jidaigeki, film in costume). In particolare, la sua attenzione si concentra sui shomingeki, ovvero i drammi della gente comune, soprattutto la piccola borghesia, con le sue faccende di tutti i giorni e i piccoli gesti quotidiani.[1]

Qui Ozu riesce parallelamente a raccontare la banalità che delle volte si rivela tipica del mondo adulto con le sue convenzioni ("Salve", "Buon giorno", "Buona sera", "Una bella giornata") e l'imminente occidentalizzazione (tema ricorrente nelle sue opere) del Giappone, qui rappresentato dal capitalismo sotto forma di elettrodomestici (e della coppia "americanizzata" che si trasferisce perché non trova intesa con i vicini).

Il regista mostra un Giappone che sta cambiando con forza, quasi contro la volontà di molti dei suoi stessi abitanti. Le tradizioni vanno scomparendo in un buco nero; tuttavia il cambiamento pare quasi necessario per un paese all'epoca ancora rimasto indietro decenni. Quello di cui hanno bisogno i bambini pare essere il dialogo (così come avviene con il maestro di inglese), cosa che viene scavallata dalla famiglia con il definitivo acquisto della tv. Infine, per l'appunto, sembra quasi volerci suggerire che la felicità dei due (dopo giorni di silenzio) derivi solo dal bene materiale stesso.[2]

Il film si mantiene con atmosfere più tranquille e meno malinconiche del solito, con gag inedite, condite da una calzante colonna sonora; questo proprio perché il film ha come protagonisti due bambini.

  • Regia: in Buon giorno Ozu riprende alcuni dei modi di regia dei film degli esordi[3], creando intorno ai personaggi uno spazio d'azione più limitato rispetto alle opere immediatamente precedenti[3].
  • Sceneggiatura: anche la sceneggiatura del film, scritta nel 1958, riprende in parte alcuni aspetti dei film degli esordi (in particolare di Sono nato, ma...[3], di cui il film è considerato un parziale remake[4][5][6]), tra cui l'umorismo scatologico[3] espresso tramite alcuni tipi di gag inediti[7]
  • Riprese: le riprese del film si sono svolte tra il gennaio e l'aprile 1959[3].
  • Location: per la realizzazione del film sono state utilizzati cinque immobili situati nella zona ovest di Tokyo[3].
  • Fotografia: la componente fotografica del film è caratterizzata da una maggiore cura dell'aspetto cromatico delle inquadrature[3][8].

Distribuzione

Date di uscita

Divieti

Il film non è stato sottoposto ad alcuna limitazione, fatta eccezione per il Portogallo, dove i comitati di censura hanno vietato la visione dell'opera ai minori di 12 anni[11].

Note

  1. ^ Il cinema di Yasujirō Ozu, quanto di più simile al paradiso, su Linkiesta.it, 3 luglio 2015. URL consultato il 24 novembre 2020.
  2. ^ Buon Giorno di Ozu Yasujiro: la recensione, su Indie-eye - Cinema - Rivista di Critica Cinematografica, 5 luglio 2015. URL consultato il 24 novembre 2020.
  3. ^ a b c d e f g Good Morning su Ozu-san.com
  4. ^ Movie connections for Buon giorno su Internet Movie Database
  5. ^ Good morning su AllMovie
  6. ^ I Was Born, But... su AllMovie
  7. ^ Gran parte delle gag su cui è costruito Buon giorno, erano già state scartate dal regista negli anni trenta per problemi tecnici, dovute alla presenza del sonoro per ottenere l'effetto comico (fonte: Good Morning su Ozu-san.com).
  8. ^ Good Morning (1959) - Trivia su Internet Movie Database
  9. ^ 笠智衆 su JMDB.com
  10. ^ a b c d e Release dates for: Buon Giorno su Internet Movie Database
  11. ^ Parents Guide for Buon giorno su Internet Movie Database

Collegamenti esterni

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