Carte de visite

Scatola con le foto della famiglia Regout di Maastricht (1869)

La moda dei cosiddetti carte de visite (che tradurre in italiano come biglietti da visita non è corretto così come fototessera) iniziò grazie all'invenzione di André-Adolphe-Eugène Disdéri che riuscì ad impressione in una lastra ben 8 pose, abbassando i costi e facilitando la diffusione di queste piccole immagini nel corso degli anni '50 e '60 dell'Ottocento divenendo in fretta delle vere e proprie collezioni molto ambite, in special modo di personaggi dell'aristocrazia e del mondo dello spettacolo, della politica, della cultura di tutta Europa e di gran parte dell'America.

Storia

Nel 1854 il fotografo parigino André-Adolphe-Eugène Disdéri, che possedeva uno studio fotografico in Boulevard des Italiens, probabilmente studiando la fotografia stroboscopica, ottenne, con una fotocamera da egli stesso ideata, la possibilità di riprodurre otto pose diverse in un'unica lastra. Le immagini, le cui dimensioni erano di 5,4 x 8,9 cm, venivano poi stampate su fogli sottili, in origine su carta salata - molto rari - ed in seguito al collodio e all'albume o altri. Le fotografie venivano poi incollate su cartoncini più grandi cui aggiungere il timbro del fotografo, il nome della persona fotografata, eventuali dediche, la località o altre indicazioni, secondo i desideri del cliente[1]. Oltre alla borghesia parigina Disdéri ritrasse le teste coronate dell’intera Europa[2].

Nel giro di poco tempo anche le classi più modeste vollero farsi la loro "carte de visite", magari coi loro migliori vestiti. In particolare la classe borghese fece sfoggio delle loro ricchezze accumulate coi loro traffici commerciali, essendo ormai in evidente ascesa. Per fare un esempio, la ditta di Disdéri contava circa 100 dipendenti e aveva una succursale a Londra. Nel 1868, quando il commercio iniziò una lenta discesa, si trasferì prima a Siviglia e quindi a Nizza come fotografo ambulante per poi tornare nel 1880 a Parigi povero e malato dove morirà nel 1889[3].

In pratica, sia pure con le variazioni dovute alle nuove scoperte tecniche, queste "carte" hanno rappresentato un sorprendente spaccato dei costumi del XIX secolo che vari collezionisti hanno permesso di conservare e conoscere alle future generazioni[1]. Con l'introduzione e lo sviluppo della prima macchina Kodak alla fine degli anni '80, la fotografia divenne sempre più un evento coinvolgente e le "carte" iniziarono il loro rapido declino[4].

Galleria (selezione)

  • George Sand nel 1852 circa
    George Sand nel 1852 circa
  • Hector Berlioz nel 1855 circa
    Hector Berlioz nel 1855 circa
  • Benedetto Pistrucci prima del 1855
    Benedetto Pistrucci prima del 1855
  • Giuseppe Verdi
    Giuseppe Verdi
  • Napoleone III nel 1859
    Napoleone III nel 1859
  • Autoritratto di André-Adolphe-Eugène Disdéri nel 1860
    Autoritratto di André-Adolphe-Eugène Disdéri nel 1860
  • Newman Hall nel 1860 circa
    Newman Hall nel 1860 circa
  • Vittorio Emanuele II re d'Italia nel 1861
    Vittorio Emanuele II re d'Italia nel 1861
  • Sojourner Truth nel 1864, una delle prime ribelle nere
    Sojourner Truth nel 1864, una delle prime ribelle nere
  • Wilson Chinn schiavo nero nel 1864 con alcuni strumenti di tortura in Louisiana
    Wilson Chinn schiavo nero nel 1864 con alcuni strumenti di tortura in Louisiana
  • David Livingstone nel 1864
    David Livingstone nel 1864
  • Hans Christian Andersen nel 1869
    Hans Christian Andersen nel 1869
  • la moglie Geneviève Élisabeth Disdéri dopo il 1870
    la moglie Geneviève Élisabeth Disdéri dopo il 1870
  • Pio IX nel 1878
    Pio IX nel 1878
  • Oscar Wilde nel 1882
    Oscar Wilde nel 1882
  • Fridtjof Nansen nel 1886

Note

  1. ^ a b Roberto Ceccarelli, Le Carte de Visite del XIX secolo, in The Strawberry Field, 2019. URL consultato il 29 marzo 2023.
  2. ^ La prima grande mania della fotografia: le Carte da Visita, in Il fotografo. URL consultato il 29 marzo 2023.
  3. ^ (EN) Elizabeth Anne McCauley, AAE Disdéri and the Carte de Visite Portrait Photograph, in Yale University Press, 1985.
  4. ^ Carte de visite, in Giovanni Albani Lattanzi, 12 febbraio 2010. URL consultato il 29 marzo 2023.

Bibliografia

  • Marlis Schweitzer, Joanne Zerdy, Performing Objects and Theatrical Things, Springer Basingstoke, New York: Palgrave Macmillan - ISBN 9781137402448

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • Portraits of Scientists: Increase Lapham's Cartes-de-visite Collection Collected by pioneering Wisconsin antiquarian Increase A. Lapham between 1862–75, this album of carte-de-visite photographic portraits depicts many notable 19th-century scientists from America and Europe. Available on Wisconsin Historical Images, the Wisconsin Historical Society's online image database
  • University of Washington Libraries Digital Collections – 19th Century Actors Photographs Cartes-de-visite studio portraits of entertainers, actors, singers, comedians and theater managers who were involved with or performed on the American stage in the mid-to-late 19th century.
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