Enrico Peyretti

Voce da controllare
Questa voce o sezione sull'argomento biografie è ritenuta da controllare.
Motivo: La voce non segue un ordine cronologico degli eventi e spesso mancano le date
Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento attivisti italiani non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Commento: Gran parte della voce priva di fonti a supporto da quasi 20 anni
Questa voce ha uno stile curricolare
Questa voce è scritta con uno stile da curriculum vitae, non consono a un'enciclopedia.

Enrico Peyretti (Torino, 5 ottobre 1935) è un attivista e saggista italiano, intellettuale, impegnato nella ricerca per la pace e nel movimento per la nonviolenza.

Biografia

Laureato in Giurisprudenza all'Università di Torino, licenziato in teologia all'Università Gregoriana di Roma. È stato presidente centrale della Federazione universitaria cattolica italiana (FUCI) dal 1959 al 1961 avendo come vice-presidente Pier Cesare Bori e assistente ecclesiastico mons. Franco Costa. Ordinato presbitero nel 1964 e ritornato laico nel 1974. Nel periodo del post-Concilio Vaticano II animò a Torino alcune realtà ecclesiali di base, e collaborò con l'arcivescovo Michele Pellegrino. Fondò nel 1971 (e diresse fino al 2001), assieme ad "alcuni cristiani di Torino", la rivista mensile il foglio, che ancora oggi rappresenta un vivace luogo di riflessione su tematiche religiose e politiche da parte del Cristianesimo di base. Abilitato all'insegnamento di Scienze umane, ha insegnato storia e filosofia nei licei statali. Svolge attività come ricercatore per la pace nel Centro Studi Domenico Sereno Regis di Torino, sede dell'Ipri (Italian Peace Research Institute); è stato membro del comitato scientifico del CISP, Centro Interatenei Studi per la Pace delle Università piemontesi. È membro della rete internazionale Rete Transcend per la Pace, Sviluppo e Ambiente. È un riferimento all'interno del Movimento nonviolento e del Movimento Internazionale di Riconciliazione.

È stato candidato nella lista Pace Terra Dignità alle elezioni europee del 2024 nella circoscrizione nord-occidentale, ottenendo più di 300 preferenze e non risultando eletto in quanto la lista non ha superato la soglia di sbarramento.[1][2]

Opere

Ha pubblicato: "Glorie del pedale", vol. I e vol. II. Quaderni autoprodotti in copia unica con ritagli e commenti sullo sport del ciclismo, 1947 e 1948

  • "Alcuni elementi per una filosofia della pace", Scuola di pace, Città di Boves, Anno accademico 1993-94;
  • Dall'albero dei giorni, Soste quotidiane su fatti e segni, Servitium, Sotto il Monte (BG) (1998);
  • La politica è pace, Prefazione di Raniero La Valle, Cittadella, Assisi (PG) (1998);
  • Per perdere la guerra, Beppe Grande, Torino (1999);
  • Fratello che vai, Malattia e morte del fratello Pier Giorgio, edizione privata (2003-2006);
  • Dov'è la vittoria?, Piccola antologia aperta sulla miseria e la fallacia del vincere, Il segno dei Gabrielli, San Pietro in Cariano (VR) (2005);
  • Esperimenti con la verità. Saggezza e politica di Gandhi, Pazzini, Villa Verucchio (RM) (2005).
  • Il diritto di non uccidere. Schegge di speranza, Il Margine, Trento (2009)
  • Dialoghi con Norberto Bobbio su politica, fede, nonviolenza , con trentanove lettere inedite del filosofo, Claudiana, Torino (2011)
  • Il bene della pace. La via della nonviolenza , Collana L'etica e i giorni, Cittadella Editrice, Assisi (2012)
  • Elogio della gratitudine, Prefazione di Giannino Piana, Collana L'etica e i giorni. Cittadella Editrice, Assisi (2015)
  • Non ho scoperto nuove terre. Con saggio introduttivo di Raniero La Valle, Ed. Mille, Torino 2021

Ha curato, inoltre,

  • Autori Vari, Al di la' del "non uccidere", Cens, Liscate (1989) (ora Servitium);
  • Jean-Marie Muller, Il principio nonviolenza. Una filosofia della pace, Plus, Pisa University Press, Pisa (2004)

In quest'ultimo testo, di cui è il traduttore, è presente anche la ricerca bibliografica Difesa senza guerra. Bibliografia storica delle lotte nonarmate e nonviolente, disponibile anche, con aggiornamenti successivi, nella rete telematica[3], e in suo blog[4].

Collabora regolarmente a riviste italiane come il foglio, Rocca, Servitium, Azione Nonviolenta. Ha collaborato alle riviste di cultura: Bozze, Sisifo, Quaderni Satyagraha, Il Tetto, Segno, Giano, Annuario di Filosofia 2006, L'ospite ingrato, éupolis, Confronti, Lo Straniero, Mosaico di Pace, Incontri, Parolechiave, Politica e Società, Spaziofilosofico, Madrugada, Viottoli, MicroMega, Esodo, e al giornale telematico La nonviolenza è in cammino. Ha pubblicato contributi in vari volumi collettivi.

Ha collaborato alle attività culturali, a Torino, del Centro Studi Piero Gobetti e del Centro Evangelico di Cultura. Ha presentato contributi a vari convegni nazionali di ricerca sulla pace, sulla Difesa Popolare Nonviolenta; ha tenuto lezioni in varie Scuole di pace, in seminari universitari (Bologna, Macerata, Torino, Padova, Roma, Udine), in corsi di aggiornamento per insegnanti ed ha collaborato con vari enti nella formazione degli obiettori di coscienza.

Ha donato la sua biblioteca (circa 8.000 volumi) al Comune di Collegno (Torino) per il costituendo Museo-Laboratorio della Pace. Ha destinato il proprio archivio (circa 120 faldoni) all'Archivio di Stato di Torino, nel fondo del mensile il foglio di Torino, dal 1971.

Note

  1. ^ Enrico Peyretti, su paceterradignita.it. URL consultato il 6 luglio 2024.
  2. ^ Eligendo: Europee [Scrutini] Italia + Estero (In complesso) - Europee, amministrative e regionale (Piemonte) 8-9 giugno 2024 e ballottaggi - Ministero dell'Interno, su Eligendo. URL consultato il 5 luglio 2024.
  3. ^ Sito di Peacelink
  4. ^ [enricopeyretti.blogspot.com]

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikiquote
  • Collabora a Wikiquote Wikiquote contiene citazioni di o su Enrico Peyretti

Collegamenti esterni

  • Blog ufficiale, su enricopeyretti.blogspot.com. Modifica su Wikidata
  • Enrico Peyretti in Centro Studi "Domenico Sereno Regis", su serenoregis.org.
  • Articoli di Enrico Peyretti su il foglio, su ilfoglio.info.
  • Enrico Peyretti, su Peacelink.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 78859807 · ISNI (EN) 0000 0000 5496 0921 · SBN CFIV111903 · LCCN (EN) n2009010630 · BNF (FR) cb165825591 (data)
  Portale Biografie
  Portale Cattolicesimo
  Portale Letteratura