Höcker Album
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c5/Richard_Baer%2C_Josef_Mengele%2C_Rudolf_Hoess%2C_Auschwitz._Album_H%C3%B6cker.jpg/220px-Richard_Baer%2C_Josef_Mengele%2C_Rudolf_Hoess%2C_Auschwitz._Album_H%C3%B6cker.jpg)
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L'Höcker Album è una collezione di 116 fotografie appartenute a Karl-Friedrich Höcker, che dal maggio 1944 al gennaio 1945 fu un ufficiale SS al campo di concentramento di Auschwitz. Le foto sono una testimonianza unica dell'Olocausto, a documentare la vita sociale del personale SS al di fuori del servizio nei campi. L'esistenza delle foto è rimasta ignota finché nel 2007 l'album fu donato all'United States Holocaust Memorial Museum da un ufficiale americano che lo aveva trovato nel giugno 1945 in Germania.
L'album
Karl-Friedrich Höcker era un ufficiale SS. Tra il 1940 e 1943 servì come attendente di Martin Gottfried Weiß nei campi di concentramento di Neuengamme, Arbeitsdorf e Majdanek. Dal maggio 1944 al gennaio 1945 fu ad Auschwitz, questa volta come attendente di Richard Baer, che seguirà anche nell'incarico successivo al campo di concentramento di Dora-Mittelbau.
L'album fotografico di Karl-Friedrich Höcker risale al periodo della sua permanenza ad Auschwitz. È perciò contemporaneo sia alle quattro foto del Sonderkommando, scattate clandestinamente nell'agosto 1944 da un membro del gruppo di prigionieri che lavoravano ai crematori ad Auschwitz-Birkenau (forse l'ebreo greco Alberto Errera) e fatte pervenire alla resistenza polacca,[1] sia all'Auschwitz Album, anch'esso in qualche modo collegato a Richard Baer e Karl-Friedrich Höcker ma che ha carattere più ufficiale e documenta le operazioni di selezione e sterminio dei deportati all'interno del campo.[2] L'Höcker Album invece ha carattere più privato, includendo sia la documentazione di visite e cerimonie ufficiali ad Auschwitz, sia fotografie più personali che raffigurano le attività sociali svolte dai membri del personale SS al di fuori del campo.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c9/Auschwitz_Solahutte_%2834750%29.jpg/220px-Auschwitz_Solahutte_%2834750%29.jpg)
Molte delle fotografie più notevoli sono state scattate a Solahütte, un centro ricreativo a circa 30 km a sud di Auschwitz sul fiume Sola, dove il personale SS veniva inviato in licenza premio per gite giornaliere o brevi periodi di congedo.[3]
Una serie di fotografie documentano in particolare un festoso ritrovo sociale a Solahütte a cui parteciparono le più alte autorità delle SS del campo. Assieme a Richard Baer e Karl-Friedrich Höcker ci sono Rudolf Höss (l'ex comandante generale tornato ad Auschwitz tra il maggio e il luglio 1944 specificamente per sovrintendere allo sterminio degli ebrei ungheresi), Josef Kramer (comandante di Auschwitz-Birkenau, poi divenuto comandante di Bergen-Belsen), Josef Mengele (noto per i suoi famigerati esperimenti sui bambini gemelli), Otto Moll (supervisore delle camere a gas), Franz Hössler (comandante della prigione femminile a Birkenau), Walter Schmidetzki (comandante dei depositi dei beni sottratti ai deportati), e molti altri. Sono ben otto le foto in cui compare Josef Mengele, le uniche che si conoscano del periodo che trascorse ad Auschwitz.[4]
La stessa atmosfera di rilassata spensieratezza si ripete anche nelle foto che documentano una gita organizzata per le Helferinnen (ausiliarie femminili delle SS), il 22 luglio 1944, sempre a Solahütte.[2]
Altre foto nell'album si riferiscono invece a cerimonie ufficiali, come l'apertura dell'ospedale SS di Birkenau il 1º settembre 1944 (cerimonia presieduta da Richard Baer con i medici Enno Lolling, Eduard Wirths e Carl Clauberg). Ci sono anche le foto dei solenni funerali dei 17 militari SS morti il 26 dicembre 1944 in occasione di un bombardamento alleato, con i carri funebri trainati da cavalli, corone di fiori, le famiglie e gli onori militari resi dai commilitoni.[4]
Il ritrovamento
L'album consiste di 31 pagine e contiene 116 fotografie. Venne casualmente in possesso di un ufficiale americano che lo aveva trovato in un appartamento abbandonato a Francoforte nel giugno 1945 e lo portò con sé al suo ritorno in America. Non è chiaro come il diario sia finito a Francoforte. Per un'ironia della sorte proprio a Francoforte si svolgerà nel 1963 il "secondo processo di Auschwitz", in cui anche Karl-Friedrich Höcker fu tra gli imputati, ma allora l'esistenza del diario non era conosciuta e le foto non poterono essere usate come prova d'accusa.
Nel 2006 l'ufficiale americano si rivolse all'United States Holocaust Memorial Museum e a metà gennaio 2007 l'album poté finalmente essere esaminato degli studiosi del centro, che lo hanno messo a disposizione della ricerca internazionale, procedendo al difficile compito di identificazione delle persone ritratte nelle foto.[5]
Note
- ^ Georges Didi-Huberman, Images in Spite of All: Four Photographs from Auschwitz, Chicago: University of Chicago Press, 2008. Pubblicato dapprima in francese, Images malgré tout, Paris: Les Éditions de Minuit, 2003.
- ^ a b "Auschwitz through the Lens of the SS: A Tale of Two Diaries", United States Holocaust Memorial Museum.
- ^ "Laughing at Auschwitz", Rare Historical Photos.
- ^ a b "The Höcker Album", United States Holocaust Memorial Museum.
- ^ Alec Wilkinson, "Picturing Auschwitz", The New Yorker (17 marzo 2008).
Bibliografia
- Javier Gómez Pérez, Lost album of Auschwitz: The 116 images of photographic album of Karl Höcker, 2014.
- Alec Wilkinson, Picturing Auschwitz, su newyorker.com, The New Yorker, 17 marzo 2008.
Voci correlate
- Campo di concentramento di Auschwitz
- Campo di sterminio di Birkenau
- Auschwitz Album
- Foto del Sonderkommando
Altri progetti
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Höcker Album
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su ushmm.org.
- The Höcker Album, su ushmm.org, United States Holocaust Memorial Museum.
- Laughing at Auschwitz, su Rare Historical Photos.
- Auschwitz through the Lens of the SS: A Tale of Two Diaries, su ushmm.org, United States Holocaust Memorial Museum.
- “Risate ad Auschwitz”: l’Album Höcker con 116 Fotografie informali del Personale SS, su vanillamagazine.it (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2022).
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/8f/Judaism_Symbol.png/24px-Judaism_Symbol.png)
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