Ibrahim Bek
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Ibrahim Bek (in uzbeco Иброҳимбек Чакабаев; Bukhara, 1889 – 31 agosto 1931) è stato un guerrigliero uzbeko.
Biografia
Nato tra gli uzbechi di Bukhara, divenne comandante della resistenza organizzata contro i sovietici negli anni '20 del Novecento. Conservatore religioso e leale al detronizzato emiro di Bukhara, combatté attivamente contro Enver Pasha in Asia Centrale. Pur essendo un ottimo guerrigliero, Ibrahim utilizava tecniche militari arretrate rispetto a quelle del suo tempo, ormai sorpassate di fronte alla natura politica della guerra civile russa.[1][2]
Bek ed i suoi Basmachi si scontrarono e vennero sconfitti dall'Armata Rossa nel Turkestan, combattendo contro gli uomini di Mikhail Frunze, nella primavera del 1925. I sovietici ritennero che Bek avesse ricevuto assistenza dai servizi segreti inglesi durante gli scontri.[3]
Bek fu allora costretto a fuggire nell'Afghanistan meridionale, da dove, assieme a Fazail Maksum, guidò diversi raid oltre il confine, nel Tagikistan, e prese parte alla guerra civile afghana (1928-1929). Bek infine venne catturato da alcuni abitanti di un villaggio tagico e consegnato alle autorità sovietiche dell'area, dalle quali venne giustiziato nel 1931.[2] A metà del 1931, gran parte dei Basmachi era stata sconfitta dagli uomini dell'Armata Rossa.[4]
Note
- ^ William S Ritter, Revolt in the Mountains: Fuzail Maksum and the Occupation of Garm, Spring 1929, in Journal of Contemporary History, vol. 25, n. 4, 1990, pp. 547–580, DOI:10.1177/002200949002500408.
- ^ a b William S Ritter, The Final Phase in the Liquidation of Anti-Soviet Resistance in Tadzhikistan: Ibrahim Bek and the Basmachi, 1924–31, in Soviet Studies, vol. 37, n. 4, 1985, pp. 484–493, DOI:10.1080/09668138508411604.
- ^ Krivosheev, Grigori (Ed.), Soviet Casualties and Combat Losses in the Twentieth Century, p. 41, London: Greenhill Books, 1997. ISBN 1-85367-280-7.
- ^ Krivosheev, p. 42.
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