Identità di Eulero

La funzione esponenziale ez può essere definita come il limite di (1 + z/N)N per N che tende a infinito. Pertanto, e è il limite di (1 + iπ/N)N. In questa animazione, N assume valori crescenti da 1 a 100. Il calcolo di (1 + iπ/N)N è visualizzato come l'effetto dell'iterazione di N moltiplicazioni nel piano complesso, con l'ultimo puntino che rappresenta il valore effettivo di (1 + iπ/N)N. Si può osservare, all'aumentare di N, il tendere di (1 + iπ/N)N al limite −1.

In matematica, l'identità di Eulero è il caso particolare della formula di Eulero in cui la variabile è uguale a pi greco.

L'identità

L'identità di Eulero è la seguente uguaglianza:

e i π + 1 = 0 {\textstyle e^{i\pi }+1=0}

dove:

1 {\displaystyle 1} e 0 {\displaystyle 0} sono gli elementi neutri rispettivamente del prodotto e della somma,
e {\displaystyle e} è il numero di Nepero, base dei logaritmi naturali,
i {\displaystyle i} è l'unità immaginaria, il numero complesso il cui quadrato è 1 {\displaystyle -1} , e
π {\displaystyle \pi } è pi greco, il rapporto fra la lunghezza di una circonferenza e il suo diametro.

L'identità è talvolta espressa equivalentemente come:

e i π = 1. {\displaystyle e^{i\pi }=-1.}

Nella prima formulazione si rende esplicita la relazione fra le cinque costanti matematiche in essa contenute.

Storia e significato

L'equazione, contrariamente a quanto si legge usualmente, non compare nell'Introductio in analysis infinitorum, il primo trattato sul calcolo infinitesimale di Eulero, pubblicato a Losanna nel 1748. In realtà, non è noto chi per primo abbia scritto esplicitamente la relazione, sebbene la formula di Eulero, oggi pertinente all'analisi complessa, fosse assai nota nel Settecento: i matematici Roger Cotes e Abraham de Moivre l'avevano dimostrata in maniera indipendente e con procedimenti diversi.[1] Tale formula si può scrivere come segue:

e i x = cos x + i sin x {\displaystyle e^{ix}=\cos x+i\sin x}

per ogni numero reale x {\displaystyle x} , essendo cos la funzione coseno e sin la funzione seno. L'identità di Eulero può essere ricavata come caso particolare di questa relazione: se infatti x = π {\displaystyle x=\pi } , allora

e i π = cos π + i sin π , {\displaystyle e^{i\pi }=\cos \pi +i\sin \pi ,}

e poiché

cos π = 1 , {\displaystyle \cos \pi =-1,}

e

sin π = 0 , {\displaystyle \sin \pi =0,}

segue che

e i π = 1. {\displaystyle e^{i\pi }=-1.}

Percezione dell'identità

Benjamin Peirce, il noto matematico e professore di Harvard del XIX secolo, dopo aver dimostrato l'identità in una lezione, disse: "Signori, posso dirlo con certezza, è assolutamente paradossale; non possiamo capirla, e non sappiamo che cosa significa. Ma l'abbiamo dimostrata, e quindi sappiamo che deve essere la verità."[2] Richard Feynman chiamò la formula di Eulero (dalla quale l'identità è stata derivata) "la formula più straordinaria in matematica".[3] Feynman, come molti altri, trovò questa formula notevole perché collega alcune costanti matematiche molto importanti:

  • Il numero 0 {\displaystyle 0} , l'elemento neutro per l'addizione (per ogni a {\displaystyle a} , a + 0 = 0 + a = a {\displaystyle a+0=0+a=a} ). Vedi Gruppo (matematica) e Zero.
  • Il numero 1 {\displaystyle 1} , l'elemento neutro per la moltiplicazione (per ogni a {\displaystyle a} , a × 1 = 1 × a = a {\displaystyle a\times 1=1\times a=a} ). Vedi 1 (numero).
  • Il numero π {\displaystyle \pi } è fondamentale nella trigonometria; π {\displaystyle \pi } è una costante per un mondo che è euclideo, o per le piccole scale in una geometria non euclidea (altrimenti, il rapporto fra la lunghezza della circonferenza di un cerchio e il suo diametro non sarebbe una costante universale, cioè la stessa per tutte le circonferenze).
  • Il numero e {\displaystyle e} è una costante fondamentale (detta anche numero di Nepero) connessa allo studio dei logaritmi in analisi (come lo studio delle equazioni differenziali, ad esempio la soluzione della equazione differenziale d y / d x = y {\displaystyle dy/dx=y} con condizione iniziale y ( 0 ) = 1 {\displaystyle y(0)=1} è y = e x {\displaystyle y=e^{x}} ).
  • L'unità immaginaria i {\displaystyle i} (dove i 2 = 1 {\displaystyle i^{2}=-1} ) è una unità nei numeri complessi. L'introduzione di questa unità rende risolvibili nel campo dei numeri complessi tutte le equazioni polinomiali non costanti (vedi teorema fondamentale dell'algebra).
  • La formula contiene una potenza irrazionale (il numero irrazionale neperiano e {\displaystyle e} , elevato ad un esponente che contiene il fattore irrazionale π {\displaystyle \pi } ), rara nelle formule matematiche, e collega numeri irrazionali reali ( e {\displaystyle e} ), irrazionali immaginari ( i π {\displaystyle i\cdot \pi } ), e interi ( 1 {\displaystyle 1} ).

Inoltre, tutti gli operatori fondamentali dell'aritmetica sono presenti: uguaglianza, addizione, moltiplicazione e esponenziazione. Tutte le assunzioni fondamentali dell'analisi complessa sono presenti, e gli interi 0 {\displaystyle 0} e 1 {\displaystyle 1} sono collegati al campo dei numeri complessi.

Note

  1. ^ Carl B. Boyer, Storia della matematica, Mondadori, 2015, pp. 512-513.
  2. ^ Maor, pag. 160. Maor cita Edward Kasner e James Newman, Mathematics and the Imagination, New York: Simon e Schuster (1940), pagg. 103–104
  3. ^ Feynman pag. 22-10.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

  • (EN) Proof of Euler's Identity by Julius O. Smith III, su ccrma-www.stanford.edu. URL consultato il 30 agosto 2005 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2005).
  • (EN) Proof of Euler's Relation by Craig Lewis, su DJTricities.com. URL consultato il 5 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2009).
  • (EN) Articolo in Frontiers in Human Neuroscience, su journal.frontiersin.org.
  • Formula e identità di Eulero Formula e identità di Eulero, potenze e logaritmi complessi. Lezione interattiva.
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