Polytrichaceae

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Polytrichaceae
Polytrichastrum alpinum
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoBryobiotina
DivisioneBryophyta
ClassePolytrichopsida
OrdinePolytrichales
Cavers, 1911
FamigliaPolytrichaceae
Schwägr., 1830
Generi

Polytrichaceae Schwägr., 1830 è una famiglia di muschi, unica famiglia dell'ordine Polytrichales Cavers, 1911.[1][2]

Descrizione

È una famiglia di muschi con fusti eretti, di taglia variabile ma relativamente robusta.[3][4]

Foglia di Polytrichum formosum

Le foglie hanno una base membranacea più o meno espansa, inguainante il fusto, e presentano tipicamente una robusta nervatura centrale da cui si dipartono delle piccole lamelle longitudinali.

Sezioni trasversali di foglie di Polytrichum juniperinum.
Ben visibili la nervatura centrale e le lamelle.

Le lamelle sono sede di attività fotosintetica e permettono di aumentare sensibilmente la superficie della foglia a contatto con l'aria, facilitando gli scambi di CO2. Questa caratteristica rende le Polytricacee particolarmente adatte agli habitat soleggiati[5].

La capsula è portata da una lunga seta ed è di forma variabile, da sferica a cilindrica. Il peristomio è costituito da 32 o 64 denti al cui apice è attaccata una caratteristica membrana diaframmatica che regola la fuoriuscita delle spore.[3]

Distribuzione e habitat

La famiglia ha una distribuzione cosmopolita essendo presente in tutti i continenti compresa l'Antartide.[1][3][6]

Tassonomia

La famiglia comprende oltre 200 specie nei seguenti generi:[1][2]

  • Alophosia Cardot, 1905
  • Atrichopsis Cardot, 1912
  • Atrichum P.Beauv., 1804
  • Bartramiopsis Kindb., 1894
  • Dawsonia R.Br., 1811
  • Delongia N.E.Bell, 2015
  • Dendroligotrichum (Müll. Hal.) Broth., 1905
  • Hebantia G.L.Merr., 1996
  • Itatiella G.L.Sm., 1971
  • Lyellia R.Br., 1818
  • Oligotrichum DC., 1805
  • Pogonatum P.Beauv., 1804
  • Polytrichadelphus (Müll. Hal.) Mitt., 1859
  • Polytrichastrum G.L.Sm., 1971
  • Polytrichum Hedw., 1801
  • Psilopilum Brid., 1827
  • Steereobryon G.L.Sm., 1971

Sono inoltre noti i seguenti generi fossili:[2]

  • Atrichites Ignatov & Shcherb., 2011
  • Eopolytrichum Konopka, Herend., G.L.Merr. & P.R.Crane, 1997
  • Meantoinea Bippus, Stockey, G.W.Rothwell & Tomescu, 2017

Alcune specie

Note

  1. ^ a b c (EN) Polytrichaceae, su World Flora Online. URL consultato il 15 marzo 2024.
  2. ^ a b c (EN) A Synopsis of the Polytrichaceae, su The Bryophyte Nomenclator - A comprehensive classification for 114,097 bryophyte names. URL consultato il 10 febbraio 2024.
  3. ^ a b c Maria Giovanna Dia, Paola Aiello, Polytrichaceae, in Guida illustrata ai muschi della Sicilia, Palermo, Epos, 2000, pp. 45-46, ISBN 978-8883021428.
  4. ^ (EN) Mosses and liverworts of Britain and Ireland: a field guide, British Bryological Society, 2010, ISBN 978-0-9561310-1-0.
  5. ^ (EN) Proctor M.C.F., Why do Polytrichaceae have lamellae?, in Journal of Bryology, vol. 27, n. 3, 2005, pp. 221–229, DOI:10.1179/174328205x69968.
  6. ^ (EN) Ivanets, V., M. Wierzgoń, H. Yevchun & I. Yu. Parnikoza, Range extensions for moss species on the west side of the Antarctic Peninsula (PDF), in Cryptog., Bryol., 44(2), 2023, pp. 61-88, DOI:10.5252/cryptogamie-bryologie2023v44a2.

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