Teorema di Perron-Frobenius

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Il teorema di Perron-Frobenius afferma che, se A {\displaystyle A} è una matrice non negativa (cioè, con tutti gli elementi maggiori o uguali a zero) primitiva e irriducibile allora

  1. L'autovalore di modulo massimo λ {\displaystyle \lambda } di A {\displaystyle A} è reale positivo
  2. Esso è un autovalore semplice
  3. L'autovettore corrispondente ha tutte le componenti positive
  4. L'autovettore corrispondente è l'unico autovettore non negativo di A {\displaystyle A}
  5. L'autovalore di modulo massimo, visto come funzione ρ ( A ) {\displaystyle \rho (A)} della matrice A {\displaystyle A} , è una funzione strettamente crescente in ognuno dei suoi elementi: cioè, se B A {\displaystyle B\geq A} (s'intende che tale disuguaglianza valga elemento per elemento) e B A {\displaystyle B\neq A} , allora ρ ( B ) > ρ ( A ) {\displaystyle \rho (B)>\rho (A)}

Il teorema di Perron-Frobenius è un risultato abbastanza potente ma elementare di algebra lineare che solitamente non si vede nei primi corsi. Una sua applicazione è per esempio quella di assicurare l'esistenza di misure invarianti per catene di Markov finite.

Storia

Il teorema fu enunciato da Perron nei primi del Novecento e da lui dimostrato nel caso particolare in cui A {\displaystyle A} ha tutti gli elementi positivi; fu poi esteso da Frobenius al caso qui riportato e a casi più complessi di matrici che mandano un cono di C {\displaystyle \mathbb {C} } in sé. Helmut Wielandt trovò poi una dimostrazione particolarmente breve ed elegante del teorema.

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