Trattato di amicizia e commercio tra Francia e Giappone

Trattato di amicizia e commercio tra Francia e Giappone
Il trattato originale in lingua giapponese.
Tipotrattato commerciale
Firma9 ottobre 1858
LuogoEdo, Giappone
Efficacia9 ottobre 1858
PartiBandiera della Francia Francia
Giappone
Firmatari originaliBandiera della Francia Jean-Baptiste Louis Gros
Tokugawa Iemochi
DepositarioGoverno giapponese
Linguefrancese, giapponese
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Il trattato di amicizia e commercio tra Francia e Giappone (日仏修好通商条約?, nichifutsu shūkō tsūshō jōyaku) (1858) fu il documento che aprì ufficialmente le relazioni diplomatiche e commerciali tra Francia e Giappone.

Descrizione

Il trattato venne firmato ad Edo, in Giappone, il 9 ottobre 1858, da Jean-Baptiste Louis Gros, comandante della spedizione francese in Cina, assistito da Charles de Chassiron e da Alfred de Moges, ed aprì ufficialmente le relazioni diplomatiche tra Francia e Giappone.[1] Il trattato venne siglato a seguito della firma del trattato di Harris tra Stati Uniti e Giappone, motivo per cui poco dopo Francia, Russia, Gran Bretagna e Paesi Bassi seguirono tale esempio: il Giappone venne costretto ad applicare anche alle altre nazioni le condizioni favorevoli concesse agli Stati Uniti. I trattati sottoscritti nel 1858 sono noti anche col nome complessivo di trattati di Ansei.[2] I punti fondamentali del trattato tra Francia e Giappone furono i seguenti:

  • scambio di agenti diplomatici;
  • apertura dei porti di Edo, Kobe, Nagasachi, Niigata e Yokohama al commercio con la Francia;
  • possibilità per i cittadini francesi di vivere e commerciare presso questi porti tutte le merci ad eccezione dell'oppio;
  • extraterritorialità della giurisdizione dei cittadini francesi residenti in Giappone, sottoposti nel giudizio alla corte consolare anziché al sistema legislativo giapponese;
  • basse tariffe d'importazione, il che privò di fatto il governo giapponese del controllo del proprio commercio con l'estero ed evitò ogni forma di protezionismo nei confronti delle industrie patrie.

Nel 1859, Gustave Duchesne de Bellecourt giunse in Giappone e divenne il primo ambasciatore francese in Giappone.[1][3] Venne aperto in quello stesso anno anche un consolato francese presso il tempio di Saikai-ji, a Mita, Edo,[3] come pure gli statunitensi già avevano fatto presso il tempio di Zenpuku-ji, e gli inglesi presso il tempio di Tōzen-ji.

La ratifica del trattato avvenne presso lo shōgun Tokugawa Iemochi da parte di Duchesne de Bellecourt, il 4 febbraio 1860.

Note

  1. ^ a b Polak 2001, p. 29
  2. ^ Auslin, p. 1
  3. ^ a b Omoto, p. 23

Bibliografia

  • Auslin, Michael R. (2004). Negotiating with Imperialism: The Unequal Treaties and the Culture of Japanese Diplomacy. Cambridge: Harvard University Press. ISBN 978-0-674-01521-0; OCLC 56493769
  • Halleck, Henry Wager (1861). International law: or, Rules regulating the intercourse of states in peace and war, New York: D. Van Nostrand. OCLC 852699
  • Omoto Keiko, Marcouin Francis (1990) Quand le Japon s'ouvrit au monde (in French) Gallimard, Paris, ISBN 2-07-076084-7
  • Polak, Christian, (2002). 絹と光: 知られざる日仏交流100年の歴史 (江戶時代-1950年代) Kinu to hikari: shirarezaru Nichi-Futsu kōryū 100-nen no rekishi (Edo jidai–1950-nendai). Tokyo: Ashetto Fujin Gahōsha, 2002. ISBN 978-4-573-06210-8; OCLC 50875162
  • Polak, Christian. (2001). Soie et lumières: L'âge d'or des échanges franco-japonais (des origines aux années 1950). Tokyo: Chambre de Commerce et d'Industrie Française du Japon, Hachette Fujin Gahōsha (アシェット婦人画報社).

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