Uovo con pavone

Uovo con pavone
Anno1908
Primo proprietarioMarija Fëdorovna Romanova
Attuale proprietario
Istituzione o individuoFondation Edouard et Maurice Sandoz, Losanna, Svizzera
Acquisizione1955
Fabbricazione
Mastro orafoHenrik Wigström
MarchiFabergé in cirillico, 91, H.W., Kokoshnik illeggibile
Caratteristiche
Materialicristallo di rocca, argento dorato
Altezza19 cm
Larghezza16,5 cm
Sorpresa
Pavone meccanico lungo 11 cm. su un albero.
MaterialiSmalto e oro in vari colori, pietre preziose.
Realizzato da Dorofeiev Semion Lvovich[1]

L'Uovo con pavone è una delle uova imperiali Fabergé, un uovo di Pasqua gioiello che l'ultimo Zar di Russia, Nicola II donò a sua madre, l'Imperatrice vedova Marija nel 1908.[2]

Fu fabbricato a San Pietroburgo sotto la supervisione di Henrik Wigström, per conto del gioielliere russo Peter Carl Fabergé, della Fabergè; il pavone meccanico fu realizzato da Semion Dorofeiev che, inclusi i prototipi, impiegò tre anni.[1][3]

Sulla fattura emessa da Fabergè, pagata il 3 maggio c.g. 1908, è indicato:

«Un uovo in cristallo di rocca con motivo rococò cesellato su un piedistallo in stile [Luigi] XV, all'interno un albero d'oro multicolore e un pavone meccanico in oro e smalto ... 8.300 rubli.[4]»

Proprietari

Dopo la caduta della dinastia Romanov causata dalla Rivoluzione russa l'uovo, come molti altri tesori imperiali, fu confiscato dal Governo Provvisorio Russo e nel 1917 inviato al Palazzo dell'Armeria; nel 1922 fu trasferito insieme ad altri preziosi al Sovnarkom per essere venduto.[4]

Attorno al 1927 fu una delle nove uova vendute dall'Antikvariat ad Emanuel Snowman della gioielleria Wartski, di Londra. Acquistato da un certo signor Hirst nel 1935, fu venduto a Maurice Sandoz nel 1949, alla morte di quest'ultimo, nel 1958, l'uovo entrò a far parte della Collection of the late Dr. Maurice Sandoz, nel 1977 passò alla Collection Edouard and Maurice Sandoz, Svizzera e poi nel 1995 alla Fondation Edouard et Maurice Sandoz di Losanna.[2][4]

Descrizione

Le due metà di cristallo dell'uovo sono inserite in una montatura d'argento dorato, cesellata in volute rococò che permette loro di chiudersi con un fermaglio sulla parte superiore, esse recano incise una il monogramma coronato di Marija Fëdorovna, l'altra la data 1908, ed entrambe una fascia di volute vicino al bordo.

Tutto poggia su un supporto d'argento dorato formato da volute cesellate in stile rococò.[4]

Sorpresa

All'interno dell'uovo vi è un pavone meccanico d'oro smaltato, appollaiato tra i rami di un albero d'oro cesellato con fiori di smalto e pietre preziose. Il pavone può essere tolto dall'albero e se caricato e posto su una superficie piana, cammina impettito, muove la testa e, a intervalli, apre e chiude la coda smaltata multicolore.[3][4]

Ispirazione

Orologio del Pavone.

L'Uovo con pavone è ispirato all'Orologio del Pavone realizzato nel XVIII secolo da James Cox e tuttora visibile all'Ermitage di San Pietroburgo.[2][4] Anche Le Paon Marchant realizzato alla fine del XIX secolo dalla ditta parigina Roullet et Decamps potrebbe essere stato preso a modello.[5]

Note

  1. ^ a b Lowes e McCanless, p. 193.
  2. ^ a b c Mieks.
  3. ^ a b Koymasky.
  4. ^ a b c d e f Lowes e McCanless, p. 95, 96.
  5. ^ Fabergé Research Site, articolo di Juan F. Déniz.

Bibliografia

  • (EN) Toby Faber, Fabergé's Eggs: The Extraordinary Story of the Masterpieces That Outlived an Empire, New York, Random House, 2008, ISBN 9781588367075.
  • (EN) Christopher Forbes, Johann Georg Prinz von Hohenzollern, Fabergé, the imperial eggs, Prestel, 1990, ISBN 9780937108093.
  • (EN) Will Lowes e Christel Ludewig McCanless, Fabergé Eggs: A Retrospective Encyclopedia, Scarecrow Press, 2001.
  • (EN) Abraham Kenneth Snowman, Carl Faberge: Goldsmith to the Imperial Court of Russia, Gramercy, 1988, ISBN 0-517-40502-4.

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • (EN) 1908 Peacock Egg, su Mieks Fabergé Eggs, 2 aprile 2016. URL consultato il 15 agosto 2016 (archiviato il 4 maggio 2015).
  • (EN) Imperial Peacock Egg, su Fabergé Imperial Easter Eggs - Index, Matt & Andrej Koymasky, 25 ottobre 2011. URL consultato il 14 febbraio 2016.
  • (EN) Juan F. Déniz, Fabergé and Roullet et Decamps Walking Peacocks: More Than Just a Coincidence?, su Fabergé Research Site. URL consultato il 15 febbraio 2016.
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