Vincenzo Tangorra
Vincenzo Tangorra | |
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Ministro del tesoro del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 31 ottobre 1922 – 21 dicembre 1922 |
Presidente | Benito Mussolini |
Predecessore | Giuseppe Paratore |
Successore | Alberto De Stefani |
Deputato del Regno d'Italia | |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Popolare Italiano (1919) |
Titolo di studio | Laurea in Giurisprudenza |
Università | Università di Camerino |
Professione | Economista Docente universitario |
Vincenzo Tangorra (Venosa, 8 dicembre 1866 – Roma, 21 dicembre 1922) è stato un economista e politico italiano, deputato e ministro del Regno d'Italia.
Biografia
Nacque a Venosa l'8 dicembre 1866, figlio di un maestro elementare. Fu educato nel Collegio Convitto "Principe di Napoli" di Assisi e compì i suoi studi negli istituti tecnici, studiando agrimensura presso il Regio Istituto Tecnico di Melfi e ragioneria ad Ancona, dove conseguì il diploma nel 1886.
Successivamente, non disponendo dei mezzi per continuare a studiare, e avendo d'altra parte urgente bisogno di provvedere al proprio sostentamento e a quello della sua famiglia, optò per il lavoro impiegatizio e, in seguito a pubblico concorso, fu assunto presso la Direzione Generale dei Lavori Ferroviari di Ancona (1888).
Nello stesso anno, con un pubblico concorso, passò al Ministero della Pubblica Istruzione come ufficiale d'ordine; l'anno successivo fu assunto come vicesegretario alla Corte dei Conti (in quest'ultimo concorso risultò il primo in graduatoria). Quivi rimase per molti anni (fino all'ottobre del 1902), percorrendo una rapida carriera, che lo portò a essere primo segretario.
Nel corso di tale periodo proseguì nei suoi studi e, nel 1891, conseguì l'abilitazione all'insegnamento della computisteria nelle scuole tecniche. Sono di questo periodo le sue prime pubblicazioni scientifiche: il Saggio sulle scritture in partita doppia e i Saggi di scienze economiche.
Sempre durante il periodo di servizio presso la Corte dei Conti, previa specifica autorizzazione del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, fu ammesso, per titoli, all'esame di diploma presso la Scuola Superiore di Commercio di Venezia, esame che superò come primo classificato, conseguendo quindi l'abilitazione all'insegnamento delle scienze economiche negli istituti tecnici (1892).
Grazie a questo ulteriore riconoscimento scientifico, ottenne la libera docenza di economia politica presso l'Università degli Studi di Roma. Insegnò così nell'ateneo romano economia politica per 10 anni, dal 1892 al 1902, continuando a prestar servizio presso la Corte dei Conti.
Nel 1897 conseguì anche la libera docenza di scienza delle finanze, sempre nell'Università di Roma, e nel 1902 vinse il concorso per professore straordinario di scienza delle finanze e diritto finanziario nell'Università di Pisa (nel 1902 Tangorra era ancora studente di giurisprudenza nell'Università di Camerino; conseguirà il diploma di laurea nel 1903, quando da sette mesi era professore straordinario nell'Università di Pisa).
Nel 1904 conseguì l'ordinariato nella medesima università toscana, nella quale, nello stesso anno, fu anche incaricato dell'insegnamento di contabilità dello Stato. Fondò, e diresse per molti anni, la Rivista italiana di sociologia, la cui influenza fu determinante nella cultura italiana di quegli anni. Accanto all'intensa attività scientifica, Tangorra profuse anche un attivo impegno in campo politico.
Fu consigliere provinciale, rappresentante del mandamento di Venosa, nel 1893, e consigliere comunale a Pisa nel 1908, a capo dell'opposizione, costituita da uno schieramento formato da cattolici e democratici. Nel primo dopoguerra aderì al Partito Popolare Italiano di Luigi Sturzo e fu deputato, eletto in Toscana, per due legislature (nelle elezioni del 1921 fu candidato anche in Basilicata, dove ebbe però scarsi consensi). Fu, infine, Ministro del tesoro nel 1922, con Mussolini presidente del consiglio dei ministri. Morì, a pochi mesi dall'insediamento, il 21 dicembre del 1922, dopo essere stato colpito da un malore durante la seduta del Consiglio dei ministri del 15 dicembre.
Opere
- La teoria economica sul costo di produzione, Roma, Tipografia Agostiniana, 1893;
- La nuova teoria dell'utilità degli economisti classici italiani: prolusione, Roma, 1894;
- Per la teoria del fondo dei salari, Roma, 1894;
- Delle denominazioni della scienza economica, Napoli, 1895;
- Il problema dell'emigrazione, Roma, Stabilimento Tipografico Italiano, 1896;
- Il metodo psicologico in sociologia, in "Rivista di sociologia", Palermo, 1896;
- I fattori dell'evoluzione sociale, Roma, 1896;
- Il problema delle leggi statistiche in base alla psicologia contemporanea, Milano;
- Studi sulla pressione tributaria, Roma, 1897;
- Controllo finanziario, Roma, Stabilimento Tipografico Italiano, 1898;
- La funzione della banca: nota, Scanzano, Tipografia degli Olmi, 1899;
- La sociologia e l'economia politica, Roma, 1898;
- Il controllo fiscale nell'amministrazione finanziaria. Ricerche intorno a taluni lineamenti formali della finanza, Scanzano, Tipografia degli Olmi, 1899;
- Come funziona la Corte dei Conti italiana, Bologna, 1899;
- Il diritto finanziario e i suoi odierni problemi, Torino, Bocca, 1900;
- Le tasse ipotecarie, Torino, Bocca, 1900;
- Saggi critici di economia politica, Torino, Bocca, 1901;
- I limiti dell'indagine teorica nella finanza pubblica: prolusione, Roma, Stabilimento Tipografico Italiano, 1902;
- Trattato di scienza della finanza, Società Editrice Libraria, Milano, 1915.
Voci correlate
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Collegamenti esterni
- Tangòrra, Vincenzo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Anna Maria Ratti, TANGORRA, Vincenzo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937.
- Anna Li Donni, TANGORRA, Vincenzo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 94, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2019.
- Vincenzo Tangorra, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
Predecessore | Ministro del tesoro del Regno d'Italia | Successore | |
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Giuseppe Paratore | 31 ottobre 1922 - 22 dicembre 1922 | Alberto De Stefani |
V · D · M | ||
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Capo del governo e Duce del Fascismo | Benito Mussolini | |
Ministro dell'aeronautica (dal 1925) | Mussolini · Italo Balbo · Mussolini | |
Ministro degli affari esteri | Mussolini · Dino Grandi · Galeazzo Ciano | |
Ministro dell'agricoltura (soppresso nel 1923) | Giuseppe De Capitani d'Arzago | |
Ministro dell'agricoltura e foreste (dal 1929) | Giacomo Acerbo · Edmondo Rossoni · Giuseppe Tassinari · Carlo Pareschi | |
Ministro delle colonie (soppresso nel 1937) | Luigi Federzoni · Mussolini · Pietro Lanza di Scalea · Emilio De Bono · Alessandro Lessona | |
Ministro dell'Africa Italiana (dal 1937) | Alessandro Lessona · Mussolini · Attilio Teruzzi | |
Ministro delle comunicazioni (dal 1924) | Costanzo Ciano · Umberto Puppini · Antonio Stefano Benni · Giovanni Host-Venturi · Vittorio Cini · Giuseppe Peverelli | |
Ministro delle corporazioni (dal 1926) | Mussolini · Giuseppe Bottai · Ferruccio Lantini · Renato Ricci · Carlo Tiengo · Tullio Cianetti | |
Ministro della cultura popolare (dal 1937) | Dino Alfieri · Alessandro Pavolini · Gaetano Polverelli | |
Ministro dell'interno | Mussolini · Luigi Federzoni | |
Ministro dell'Economia nazionale | Orso Mario Corbino · Cesare Nava · Giuseppe Belluzzo · Alessandro Martelli | |
Ministro dell'Educazione nazionale | Balbino Giuliano · Francesco Ercole · Cesare Maria De Vecchi · Giuseppe Bottai · Carlo Alberto Biggini | |
Ministro delle Finanze | Alberto de' Stefani · Giuseppe Volpi · Antonio Mosconi · Guido Jung · Paolo Thaon di Revel · Giacomo Acerbo | |
Ministro della Giustizia e Affari di culto | Aldo Oviglio · Alfredo Rocco · Pietro De Francisci · Arrigo Solmi · Dino Grandi · Alfredo De Marsico | |
Ministro dell'Industria e commercio | Teofilo Rossi | |
Ministro dei Lavori pubblici | Gabriello Carnazza · Gino Sarrocchi · Giovanni Giuriati · Mussolini · Michele Bianchi · Araldo di Crollalanza · Luigi Razza · Giuseppe Cobolli Gigli · Adelchi Serena · Giuseppe Gorla · Zenone Benini | |
Ministro della Guerra | Armando Diaz · Antonino Di Giorgio · Mussolini · Pietro Gazzera · Mussolini | |
Ministro del Lavoro e Previdenza sociale | Stefano Cavazzoni | |
Ministro delle Poste e telegrafi | Giovanni Antonio Colonna di Cesarò · Costanzo Ciano | |
Ministro della Produzione bellica (dal 6 febbraio 1943) | Carlo Favagrossa | |
Ministro della Pubblica istruzione | Giovanni Gentile · Alessandro Casati · Pietro Fedele · Giuseppe Belluzzo | |
Ministro degli Scambi e valute | Felice Guarneri · Raffaello Riccardi · Oreste Bonomi | |
Ministro della Stampa e propaganda | Galeazzo Ciano · Dino Alfieri | |
Ministro delle Terre liberate dal nemico (soppresso il 5 febbraio 1923) | Giovanni Giuriati | |
Ministro del Tesoro (accorpato alle Finanze il 31 dicembre 1922) | Vincenzo Tangorra · Alberto de' Stefani |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 89779311 · ISNI (EN) 0000 0000 6261 1545 · SBN PUVV152359 · BAV 495/96265 · WorldCat Identities (EN) viaf-89779311 |
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